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Fisg: giovani e scuola da valorizzare per crescere

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Nel corso della conferenza stampa svoltasi stamani a Bolzano per spiegare le nuove strategie della Federghiaccio che verranno perseguite nel prossimo quadriennio è stato posto l’accento sulla necessità di valorizzare i settori giovanili attraverso progetti concreti per rilanciare tutti i settori della Fisg.
In questo contesto il presidente Andrea Gios, il vice Reinhard Zublasing e il responsabile hockey Tommaso Teofoli hanno idee chiare. Gios, a margine della conferenza stampa ha dichiarato che il “Progetto Hockey Scuola” sottoscritto con il Liceo Scientifico Sportivo Toniolo di Bolzano, come ultimo atto della precedente gestione Fisg, costituisce un importante punto di partenza. La convenzione con il liceo sportivo bolzanino, prima in assoluto per una scuola superiore, dovrà essere sviluppata, implementata ed estesa anche ad altre realtà, in quanto pietra miliare per centrare gli obiettivi di valorizzazione dei giovani.
Gli atleti quindi al centro del progetto, predisponendo programmi a lungo e medio termine per dare loro la possibilità di crescere, coinvolgendo società e tecnici: queste le linee guida che il nuovo corso si è posto e che considera prioritarie. Il nuovo presidente della Fisg, Andrea Gios è stato chiaro: “Il nostro compito – come riporta Simone Bianchi, inviato di HockeyMag su www.hockeymag.it - è quello di dare strumenti agli atleti per svolgere l’attività agonistica nel modo migliore. Un sistema che premi chi ha voglia di fare e maturare. Non tutti a 18 anni sono dei campioni, quindi servono tempo e programmi per poter fare crescere i giocatori. Per attuare queste linee fondamentali dobbiamo creare gli spazi per farli esprimere al meglio, e la Federazione si deve dotare di questi programmi, in modo che a cascata le società possano usufruirne nel modo ideale. Così si darà un futuro a club e giocatori”.
“Le società stanno in piedi se c’è un continuo equilibrio economico”, aggiunge Gios, “non possiamo pensare che i nostri dirigenti ogni anno vadano in banca a chiedere finanziamenti. Se questo è il sistema non ci sarà futuro, e ogni anno saremo costretti a contarci, con campionati di massima serie dei quali, fino all’ultimo, non si conosceranno mai numeri e caratteristiche. Serve un campionato allargato, a 10-12 squadre, regole fisse per almeno quattro anni, e fare in modo che le nostre società siano spinte a sfruttare i nostri giovani. Atleti che poi sono parte degli investimenti nei settori giovanili, ma che poi non arrivano a volte alle prime squadre. Vorrei creare un sistema virtuoso, come all’estero avviene da anni, ma vorrei farlo in Italia. Non un programma da realizzare nell’arco di un anno, ma un obiettivo per il quale serve tempo e impegno, con una strategia di sviluppo e crescita coerente con le nostre possibilità”.
Il presidente Gios prosegue dicendo che “O ci assumiamo la responsabilità di fare scelte difficili oggi, oppure signori, dobbiamo abdicare guardando tutte le società andare altrove. Il futuro invece lo dobbiamo fare assieme. Abbiamo grandi tecnici come Stefan Mair, Ivano Zanatta e Pat Cortina che creeranno un panel in grado di fare avanzare il progetto Agenda 2020, basato proprio sullo sviluppo e la crescita del nostro hockey e dei nostri giovani. Un gruppo che a breve inizierà a lavorare ad Asiago. Ci attendiamo molto da loro, vogliamo competere in pari grado con tutte le nazioni che un tempo ci erano dietro nel ranking IIHF e che ora ci precedono”. (tratto da: www.hockeymag.it).

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