Questa è la storia di uno (una) di noi... Non è l'attacco di una delle più celebri canzoni di Adriano Celentano, ma il filo conduttore potrebbe essere molto simile. vista la collezioni di ossimori. Lo sport, metafora fedele della vita ci riserva gioie e dolori, arrabbiature e momenti di gioia e gloria. Sensazioni sentimenti, emozioni forti di tutti i generi si susseguono rapidamente. La pazienza, la costanza, l'impegno, il saper soffrire in silenzio, se vissuti nel modo giusto, spesso ripagano. La storia di Giorgia Battisti è una di quelle belle pagine che lo sport che "noi amiamo" ci regala, In poche parole: dopo il mondiale giovanile la convocazione in nazionale senior per il Mondiale di Asiago. La più giovane del gruppo azzurro, quindi esperienza da maturare e la fredda panchina da scaldare. Lavoro in silenzio, qualche rospo ingoiato, quando capti che la tua linea troverà poco spazio. Ma c'è quel "non mollare mai" che prevale sull'avanzante convinzione di essere solo un numero dell'evento. E' a questo punto che si capisce quanto labile sia il confine tra l'essere demoralizzati e la "rabbia agonistica", quella buona e positiva che ti conferisce serenità e ti consente di farti trovare pronto quanto il coach decide di lanciarti nella mischia, con il cuore che ti batte a mille. Ebbene Giorgia contro la Nuova Zelanda si è fatta trovare pronta al momento giusto. Chiamata in campo da c.t. azzurro Marco Liberatore, ha disputato una grande partita, coronata dal gol del 5-0 per l'Italia, messo a segno nel terzo tempo. Un approccio alla nazionale senior e all'evento gara ideali. Colta l'opportunità, si potrebbe dire. La gioia è arrivata soffrendo, stringendo i denti, con tanto sacrificio. E questa è la gioia più bella. Impariamo da queste piccole-grandi cose a capire quanto è bello lo sport, specchio fedele della vita quotidiana.
Giorgia, classe 1997, nella foto, a destra, con Chelsea Furlan, l'americana delle Eagles in via di naturalizzazione italiana e Hanna Eliscasis il prossimo anno andrà a maturare esperienza negli States: scuola e hockey, come la compagna di nazionale Hanna, con lei nella foto e con la regia di Chelsea.